Genio Estroverso
Definiamo così, a pieno titolo il nuovo modello ultra compatto di gru-carrello telescopico MC15.08 del costruttore di Sarmato. La ragione di un plauso così convinto sta nella modularità senza frontiere di una macchina in grado di alternare bracci attrezzature e applicazioni a misura di ogni richiesta per molteplici settori industriali.
Potremmo parlare di un ciclo creativo che si ripete, senza soluzione di continuità.
Eppure, l’ultima gru elettrica di JMG ci costringe a fermare il flusso veloce degli annunci riservati alle novità, per concentrarci maggiormente sul concetto di una macchina nata per essere “libera”, polivalente e senza alcun limite per applicazioni e ambienti produttivi, in ogni comparto che comprenda l’industria, la logistica e il cantiere. Presentiamo, quindi, senza ulteriori preamboli, la nuova MC15.08, una gru-carrello telescopico dalla portata massima di 5 ton, dotato di una caratteristica prioritaria: quella della massima modularità al servizio di ogni esigenza operativa pick&carry. In buona sostanza, la macchina può montare due diversi tipi di braccio (corto, a sfilo singolo, e lungo, a due sfili), abbinando entrambi alle forche per conseguire molteplici configurazioni di sollevamento, a seconda delle esigenze specifiche.
Identità eclettica
Dopo la prima rivelazione, allo stand JMG del Bauma 2025, l’anteprima mondiale della nuova MC15.08 si è realizzata “con il lancio di un video illustrativo che spiega in sintesi le prerogative di una gru compatta e completamente multifunzionale nella sua modularità”, come ci anticipa Valentina Cassi, responsabile del Marketing Department di JMG. Intanto, la gru ha già preso la rotta verso una flotta di riguardo come quella, poderosa, dell'azienda Società Trasporti Bergamo di Lallio. A pochi giorni da questa presentazione e dal “debutto in società” del nuovo modello, ci troviamo nel quartier generale JMG di Sarmato, in quel tratto di Pianura Padana che annuncia le propaggini sorprendenti della Val Tidone, cuore lombardo-emiliano diviso tra le province di Pavia e Piacenza che sogna le pendici dell’Appennino ligure. Sarà questo sguardo che tende all’infinito, a guidare le idee zampillanti di Maurizio Manzini verso un panorama di opportunità operative che la nuova MC15.08 rappresenta a pieno titolo. La declinazione di questa gru industriale a settori e attività polivalenti che comprendono molteplici applicazioni integrate, è il risultato di questo approccio creativo e del lavoro progettuale di Lorenzo Bai e Matteo Montagna, rispettivamente progettista meccanico e responsabile dell’ufficio tecnico JMG, esponenti della nuova leva aziendale che sta portando all’evoluzione più proficua la società di Sarmato. È proprio con Lorenzo Bai che cominciamo l’analisi di identità della nuova gru-carrello telescopico, partendo da quella che è la caratteristica preliminare della serie.
“Partiamo dal concetto di una linea di prodotto progettata per sollevare grandi pesi a pochi metri di altezza - premette il giovane progettista JMG - La MC15.08 nasce dalla matrice del modello maggiore MC100.08, attuale top di gamma di questa serie, definita dalla lettera dell’acronimo M, che significa Modularity.
La caratteristica essenziale di questa serie è proprio la spiccata modularità, ossia l’intercambiabilità del braccio di sollevamento che si può installare sulla macchina-base in soli 5minuti. Oltre alla dotazione alternativa del braccio corto monosfilo, oppure di quello lungo, a due sfili idrauliuci, la macchina può montare gli accessori tipici in dotazione alla gamma delle gru JMG (jib meccanici, jib idraulici, forche).
Con un riguardo particolare alle forche, va sottolineato che questo attachment è particolarmente importante per i modelli della serie M, dal momento che questa linea di gru-carrelli telescopici nasce soprattutto per compiere operazioni di carico e material handling (con tipologie di braccio progettate proprio per aumentare la capacità delle forche)”.
Considerando la capacità di sollevamento offerta dall’MC15.08, i dati rilevano una portata massima di 1,5 ton (a 0,8 m di estensione), con l’applicazione del braccio lungo (900 mm di sviluppo dallo scudo della macchina) e di 3 ton (a 0,6 m) sul braccio corto (350 mm dallo scudo).
La capacità massima dell’MC15.08 culmina a 5 ton, considerando l’applicazione di entrambi i bracci.
Compatta oltre ogni limite
“La prerogativa strutturale estremamente compatta del modello è testimoniata dai soli 1.100 mm di larghezza della gru (per 2.300 mm di lunghezza e 1.600 mm in altezza) - ci mostra Matteo Montagna - La macchina contempla, inoltre, un telaio posteriore sfilabile di ulteriori 400 mm. Praticamente, questa versione è il risultato ottimale di un impegno assiduo di progettazione interno che ha mutato il concetto dei modelli che andranno a comporre la nuova serie M. Tra queste stesse caratteristiche, implementate sulla nuova MC15.08 sono compresi, nella disamina di Lorenzo Bai, “due gruppi di sterzo singoli, per una traslazione molto precisa e millimetrica, la propulsione completamente elettrica (con batterie al piombo e la previsione, a breve, anche di batterie al litio), otto ore di autonomia a piena carica, un’accessibilità ergonomica del powerpack che facilita le operazioni di manutenzione”.
La destinazione applicativa multifunzionale dell’MC15.08 è una dichiarazione ulteriore di flessibilità preminente.
“Siamo al cospetto di una gru-carrello telescopico molto versatile - sottolinea ancora Valentina Cassi - Parliamo di un modello che trova un impiego ideale in diversi settori che includono l'ambito automotive, aerospaziale e manifatturiero in genere, gli interventi professionali di installazione e manutenzione industriale, i comparti dell'edilizia, quello energetico, chimico, petrolchimico, ferroviario, navale. Con una destinazione al noleggio che certamente ha la potenzialità di conquistare molte imprese che si stanno orientando sempre di più alla scelta di gru industriali elettriche per le flotte aziendali”.
Al Bauma 2025, la nuova MC 100.08 esibiva il proprio profilo con discrezione, senza bracci e attrezzature installate. L’osservatore più accorto ha intercettato, in questa anteprima senza ulteriori esibizioni, il richiamo all’immaginazione dinamica, a quel DNA insito in JMG che potremmo definire come un “elan vital” ingegneristico senza barriere concettuali e senza confini di applicazione.
Modularità polivalente
La serie M risponde nel modo più completo e attuale a quella filosofia di multifunzionalità declinata da JMG al settore delle gru industriali. Si tratta di una linea produttiva che trova nel modello ultracompatto MC15.08 l’ultima variante ideale. La serie è composta, oggi, da altri due modelli, con portate che vanno dai 10.000 kg della MC50.08 ai 15.000 kg della MC15.08. Questi modelli contemplano le prerogative tecniche di un telaio di tipo sfilabile, con sterzatura e zavorra posteriore, e del vano batterie insediato nella zona bassa e anteriore del carro, allo scopo di migliorarne il baricentro. L’innovativa funzione di cambio e innesto del braccio permette molteplici configurazioni. Gli accessori disponibili includono argano idraulico, jib idraulico con prolunga, jib meccanico con prolunga, forca idraulica, zavorra supplementare e ruote antitraccia. Sono inoltre disponibili su richiesta trasformazioni antideflagranti e personalizzazione del colore.
JMG Cranes progetta e costruisce gru semoventi elettriche a batteria da 0.9 a 70 ton che trovano applicazione in un’ampia gamma di settori industriali.
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